Un estratto della intervista rilasciata dal preside Calisto Rech ai bambini della Primaria in occasione della mostra da loro allestita per i 100 anni dalla nascita di Mario Lodi.
Trentasette anni di Leone, prima come maestro delle Elementari e direttore del pensionato universitario, poi, dal 1999, quale coordinatore didattico della scuola Primaria e membro della Direzione d’Istituto.
Trentasette anni di relazioni – bambini, genitori, colleghi, universitari… –, relazioni che perdurano tutt’oggi, alunni diventati nel frattempo genitori di nuovi alunni, ragazzi del pensionato diventati amici, ex-colleghi con cui sentirsi e continuare a confrontarsi…
L’“esserci”, la “cura”, la “gratitudine”: sono queste le tre parole chiave in cui vogliamo racchiudere questi anni leoniani del nostro Calisto Rech.
“Ma cosa devo fare?” – chiese un giovane Rech a padre Pretto, all’epoca rettore del Leone, quando gli venne proposto di condurre il pensionato universitario; “Niente, non devi fare niente in particolare, solo esserci”, fu la risposta del padre gesuita. E da allora questa presenza – costante, attenta, leggera e profonda, arguta e seria – è stata una cifra del lavoro di Calisto Rech al Leone. Un lavoro che è stato dedizione.
La cura quindi. E qui ci viene in mente il suo conoscere uno per uno i bambini delle Elementari: il nome, ma non solo, anche il carattere e la loro storia personale. Cura personalis nel senso più profondo. Frutto di un talento naturale, certamente, ma anche di tante ore spese a preparare questa cura e questa conoscenza.
La gratitudine infine, quella che Calisto ha sempre riservato a tutte le persone che ha incontrato e con cui ha collaborato, “una rete che mi sostiene” nelle parole stesse del nostro.
Ora – come viene detto nel video che accompagna questo breve scritto – una fase si chiude… Si apre lo sguardo sulla pianura cremonese, sui luoghi natii con i quali Calisto Rech ha sempre mantenuto un filo vitale, un rapporto continuo e rigenerante.
Si chiude una fase, ma non si chiude il rapporto con il Leone – quello professionale si intende, perché quello affettivo è segnato nella sua vita stessa. Anche se “in pensione”, al nostro Calisto Rech è stato chiesto da parte di tutto il CDA di continuare una collaborazione con il Leone anche per il prossimo anno.
In attesa di incontrarci presto nei corridoi leoniani, ascoltiamo nel video come il nostro sta immaginando il suo nido futuro, un nido fatto di elementi importanti della sua vita…
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