Un percorso di rilettura della propria vita, un laboratorio artistico, una focalizzazione su sogni e desideri per il futuro, una lettura interiorizzata dell’opera di Mario Lodi: questo – e altro ancora – è stata la mostra organizzata dagli studenti della classe Quinta B della scuola Primaria, guidati dalle maestre Elena Panico e Linda Geninazza, in occasione del centenario della nascita del maestro del Vho.
La mostra, aperta a tutte le classi della Primaria dal 7 all’11 marzo nell’aula di inglese in terrazzo, espone i lavori realizzati dagli alunni in piena autonomia e nella totale libertà espressiva, anche dal punto di vista dei materiali utilizzati: dalla fisicità della carta, della colla e dei colori, alla “immaterialità” del digitale, con video e fotografie a raccontare una storia, che è la storia della propria vita.
Immedesimandosi nella vicenda di Cipì – il famoso passerotto che, mosso dal desiderio di scoprire il mondo, esce dal nido e si tuffa nella vita, cogliendone le sfide, la bellezza e imparando a difendersi dai pericoli – gli alunni di Quinta B hanno raccolto ciascuno le parole chiave del proprio “nido” (“casa”, “fratelli/sorelle”, “mamma”, “papà”, “i miei nonni”, “i miei amici”, “il calcio”, “Gesù”, “l’algebra” …), hanno ripercorso la propria vita (“sono nato ma ancora non mi conoscevo”, “quando ho detto la mia prima parola”, “ ) e hanno gettato lo sguardo focalizzandolo sui propri desideri e sul futuro che sognano (“ho sempre guardato in alto e vorrei continuare a farlo”, “viaggiare”, “fare nuove scoperte”, “crescere”).
Nel corso dell’inaugurazione, il Coordinatore didattico della Scuola Primaria, Calisto Rech ha guardato ammirato gli elaborati degli studenti ed è stato infine intervistato dai piccoli artisti sulla sua esperienza da alunno nella scuola del Vho e sulla sua frequentazione del maestro Mario Lodi.
L'articolo “Sono nato ma ancora non mi conoscevo” proviene da Leone XIII.