Quantcast
Channel: Leone XIII
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2188

Scolpiti nel marmo

$
0
0

La storia non è noiosa. Anzi, assume molteplici luci e ombre capaci di rivelarsi in ogni opera d’arte che la racconta. Così è per il maestoso Duomo sorto qui a Milano e che nei secoli, dalla sua costruzione nel 1386 al suo completamento nel 1965, ha saputo catalizzare attorno a sé una variegata “narrazione di umanità” diventata ora protagonista di un libro dal titolo “Scolpiti nel marmo” e scritto da Teresa Signorini, ex-alunna leoniana.

copertina "Scolpiti nel marmo"

Teresa nell’appena trascorso 2020 ha pubblicato il suo primo libro, edito da Mondadori, in cui ha voluto narrare le storie di chi ha costruito il Duomo, così come cita testualmente il sottotitolo, in un intreccio di identità documentate e di personaggi frutto della sua spiccata fantasia. L’abbiamo voluta incontrare in videochiamata e da subito il suo sorriso e la sua voce ci hanno trasmesso quella curiosità e quella inclinazione per la ricerca che l’hanno accompagnata fin dai banchi di scuola, come lei stessa ci ha detto: «il Leone, in cui ho mosso i primi passi negli studi, dalla Primaria fino alla maturità classica, è stato il luogo in cui ho potuto imparare l’arte dell’ascolto di sé e degli altri, che mi ha dato lo stimolo per continuare a cercare di migliorarmi».

Intrapresa la carriera universitaria, nella Facoltà di Lettere e Filosofia alla Statale, Teresa si laurea e dopo le prime esperienze lavorative si trasferisce per sei mesi a Londra desiderosa di approfondire alcuni aspetti del mercato dell’arte di cui si appassiona. Tornata a Milano, sua città natale, frequenta un Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni culturali che l’aiuta ad esprimere il suo talento nel mondo del lavoro, tanto da approdare nel 2014 alla Veneranda Fabbrica del Duomo, ente ecclesiastico che dal 1387 è preposto alla costruzione, valorizzazione e manutenzione del Monumento e nel cui Consiglio di Amministrazione siede oggi un illustre ex alunno, l’Avvocato Claudio Sala. È qui che Teresa riceve in dono l’esperienza e la stima di Gianni Baratta, allora Direttore generale, a cui lei dedica il suo libro anche in segno di riconoscenza.

E così dalla sua permanenza in questo ente nasce “Scolpiti nel marmo”, un testo che quasi potrebbe diventare il copione per una fiction storica. Gian Galeazzo Visconti, Leonardo da Vinci, Carlo Borromeo, Napoleone, che hanno scritto la storia con la S maiuscola dialogano con chi, come il lettore di oggi, vive il suo presente da protagonista pur non sapendo di esserlo e di lasciare in eredità pensieri e azioni. Ma a detta dell’autrice sono le emozioni il vero fil rouge dell’intera narrazione. Le emozioni di coloro che lavorano per la costruzione del Duomo, dalla posa della prima pietra fino ad oggi, e che si incontrano sulla medesima piazza attorno a questo loro comune interesse, quasi fosse una sorta di quinta scenica. Teresa è convinta che ogni secolo pur avendo dei “ricorsi” nelle sue dinamiche ha comunque sempre qualcosa di nuovo da regalare. È l’esperienza del singolo, che è individuale, ma anche universale.

A Teresa abbiamo voluto anche chiedere cosa lascerebbe di lei scolpito nel Duomo di Milano alla stregua dei suoi personaggi e la sua risposta è stata immediata: il libro; e non per soddisfazione personale, ma per il desiderio di suscitare curiosità verso la storia della propria città, sempre attenta all’innovazione per i suoi cittadini e mai dimentica del passato. In fondo è una staffetta: la staffetta della vita, noi tutti siamo chiamati a raccogliere l’eredità di chi è venuto prima di noi, a lasciare che ci ispiri, anche in tempi così duri; è nelle difficoltà il carattere si forgia e trova il modo di affermarsi.

E sapete che l’idea della costruzione del Duomo è nata proprio dal desiderio di soddisfare un bisogno dei milanesi? Ce lo ha rivelato lei nella nostra lunga chiacchierata, ma per poterlo scoprire in dettaglio vi invitiamo a leggere il suo libro. Lo troverete qui nella nostra biblioteca di Istituto per la gioia dei suoi assidui frequentatori, come già è disponibile in tutte le librerie off e online.
Non da ultimo, Teresa ci ha ricordato che per venire incontro alle ingenti spese nell’edificazione della cattedrale metropolitana il duca Gian Galeazzo Visconti e l’arcivescovo Antonio da Saluzzo si sono impegnati a raccogliere le donazioni in danaro, prestazioni d’opera, beni di ogni genere, dimostrazioni di vera devozione da parte di una cittadinanza che è stata sostenitrice della costruzione del Duomo.

La raccolta fondi in qualche modo dal 1387 non si è più fermata grazie al legame tra la città e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Essa si occupa del reperimento e dell’amministrazione delle risorse necessarie al mantenimento del monumento milanese, ma anche della conservazione e del restauro, della custodia e del servizio all’attività liturgica, nella sua valorizzazione e promozione. L’ente in questi ultimi anni ha ideato diverse campagne di fundraising diventate virali, come “Adotta una guglia”, “15.800 note per il Duomo”, “Adotta una Statua”, e ha lanciato alcune iniziative per sostenere il Duomo durante la pandemia: Milano Duomo Card e Capolavori. Tra i progetti, anche uno dedicato alle Scuole: la Milano Duomo Educard.

Rosalia Negretto


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2188

Trending Articles