Tra il 5 e il 18 novembre sette ragazze delle classi seconde dei Licei Classico, Scientifico e Sportivo del Leone XIII, Beatrice, Ginevra, Chiara, Ludovica, Marta, Maddalena e Andrea, accompagnate dal prof. Giuseppe La Mela SJ, hanno vissuto un’esperienza di immersione nella cultura americana grazie al programma di scambio con la scuola dei Gesuiti di San Francisco, il St. Ignatius College Preparatory.
Nella medesima scuola hanno incontrato le loro compagne più grandi, Federica, di IV Liceo Classico, e Cecilia, di IV Scientifico, che si avviano a concludere un quadrimestre di studio.
Ospitate da famiglie del collegio, per due settimane le nostre ragazze hanno seguito le lezioni al mattino e scoperto le bellezze della città al pomeriggio. Non sono mancate le nuove amicizie, a scuola e a casa.
Questa esperienza di due settimane a San Francisco è stata favolosa. Infatti, non è stata solamente un modo per mettere alla prova il nostro vocabolario di Inglese e ampliarlo, ma è stata soprattutto una completa immersione nella vita quotidiana di una ragazza statunitense.
Il programma di studio è diverso dal nostro, incentrato particolarmente su tematiche di attualità, ed è anche più leggero nei compiti e nello studio da svolgere a casa. Il St. Ignatius fa parte della rete delle scuole gesuite, come il Leone, ed infatti propone tanti progetti, attività sportive (football americano, basket, lacrosse…) ed esperienze varie, come gli scambi con l’Italia e altri Paesi.
Beatrice Straniero, II Classico
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Trovarsi dall’altra parte dell’Oceano, lontane da casa, dalle proprie famiglie e dagli amici, ha rappresentato una bella sfida per le nostre giovani studentesse, ma ha offerto loro anche la possibilità di confrontarsi con uno stile, una cultura e una mentalità diverse dalle proprie, scoprendo la ricchezza che si nasconde nella diversità.
Quella di San Francisco è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Sono venuta a contatto per due settimane con una cultura e una tradizione completamente diverse dalla nostra. È una realtà molto più rilassata rispetto alla nostra dal punto di vista scolastico e ciò permette di avere una vita sociale più attiva, meno vincolata alle preoccupazioni della scuola.
La famiglia mi ha accolto fin dal primo giorno mostrandosi sempre sorridente e disposta a farmi passare una bellissima esperienza, organizzando anche attività al pomeriggio. I genitori sono stati disponibilissimi e gentilissimi. Anche la ragazza che mi ha ospitato si è dimostrata come una sorella facendomi sentire a casa.
Ginevra Marsaglia, II Scientifico A
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Le scorse due settimane a San Francisco sono state tra le migliori della mia vita: l’esperienza è stata fantastica. La famiglia americana che mi ospitava aveva cultura e tradizioni diverse dalle mie, eppure abbiamo creato un forte legame che spero possa resistere alla distanza; mi manca già vivere con loro e poter assaporare la vita della città anche insieme agli altri amici americani.
La scuola è simile al Leone per i valori dei Gesuiti, ma diversa per l’aspetto accademico: meno materie, meno verifiche, meno interrogazioni. Un ambiente quindi differente dal nostro, con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
La città è grandissima, vivace e molto varia: ogni quartiere si distingue dagli altri. Eppure, in contrasto con le enormi case nei quartieri più belli, le vie del centro, le zone più “turistiche”, i senzatetto che si trovano in città sono tantissimi e vivono in condizioni pessime.
Questo indica la politica di grande tolleranza della città, ma anche la difficoltà del prendersi cura di queste persone più bisognose. Mi ricorderò per sempre di quelle belle (ma nebbiose) giornate che sembrano essere durate un battito di ciglia!
Chiara Tagliapietra, II Scientifico A
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L’esperienza a San Francisco è stata fantastica ed è stato come vivere in una serie tv americana, in tutti gli ambiti, a partire dalla scuola: là, infatti, gli studenti cambiano aula ad ogni lezione, dispongono di decine di campi sportivi (il più bello dei quali è quello da football americano, per ovvi motivi), hanno quei bellissimi armadietti che si vedono sempre su Netflix e soprattutto fanno solo 5 ore di scuola…
La famiglia che mi ha accolta mi ha fatta sentire come fossi a casa: sempre disponibile e pronta ad aiutare.
Oltre ad aver frequentato la scuola abbiamo anche visitato la città: il Golden Gate Bridge, Alcatraz, la California Academy of Sciences, e ovviamente non ci siamo fatte scappare una bella giornata di shopping nel centro di San Francisco (per la gioia del prof. La Mela…).
Una cosa che però mi ha colpita è stata la povertà: all’uscita di negozi costosissimi, nel pieno centro della città, si potevano vedere parecchi senzatetto che camminavano spaesati senza una meta precisa. Un contrasto forte, che mi ha fatto riflettere a lungo.
È stata un’esperienza bellissima che mi ha aiutato a crescere, e che di sicuro non dimenticherò.
Ludovica Casò, II Scientifico B
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Le due settimane passate a San Francisco sono state intense e divertenti. Abbiamo frequentato la scuola dei Gesuiti e abbiamo conosciuto moltissime persone con cui abbiamo stretto un legame.
Abbiamo visitato parte della città. In particolare mi ha colpito molto la prigione di Alcatraz, il carcere più sicuro degli Stati Uniti in cui venivano imprigionati i criminali più pericolosi che scontavano la loro pena in condizioni disumane.
Abbiamo avuto l’opportunità di vivere una realtà che per molti aspetti è completamente diversa dalla nostra.
È stata un’esperienza fantastica che mi ha lasciato bellissimi ricordi che porterò sempre con me e un legame forte con la mia famiglia ospitante, che spero di tornare a salutare presto.
Marta Bottiani, II Scientifico B
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Quest’avventura è cominciata con alcuni punti di domanda sulla famiglia, la scuola, le persone, ma soprattutto sulla mia capacità di poter entrare in un nuovo ambiente e di riuscire ad adattarmi ad esso. Penso di essere riuscita a superare questa sfida con me stessa nonostante gli ostacoli della lingua, della solitudine e delle nuove conoscenze.
San Francisco è una città incantevole. Mi mancheranno i tramonti dietro ad Alcatraz, le casette tipiche americane e perfino la nebbia mattutina. Ogni mattina, attraversando il Golden Gate Bridge tra la nebbia si intravvedevano le alte punte e gli spigoli dei grattacieli della città.
Entrata a scuola mi sentivo all’interno di un vero e proprio film, gli armadietti nei corridoi, un’aula diversa ogni ora e visi nuovi mai ripetuti. Il metodo di studio, il percorso scolastico e la suddivisione dell’orario sono completamente diversi dai nostri (detto fra di noi studiano pochissimo!…).
In famiglia mi sono trovata subito molto bene, inizialmente c’è stata qualche incomprensione linguistica ma con i gesti te la cavi sempre! Infine, grazie a questa esperienza sono riuscita ad arricchire il mio bagaglio culturale e a maturare, venendo a contatto con un “mondo” nuovo ai miei occhi.
Voglio ringraziare il Leone per questa opportunità, che un po’ di nostalgia mi ha lasciato.
P.S. Ho anche partecipato al grande tifo per la squadra di football americano!
Maddalena Silvestri, II Sportivo
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Queste due settimane hanno permesso alle nostre ragazze di sperimentare un po’ di più quanto la scuola ignaziana sia prima di tutto una comunità fatta di persone che entrano in relazione, che non temono la diversità, che provano a guardare la realtà e la società con sguardo curioso, entusiasta e critico. Tutto questo per imparare a cercare e trovare Dio in tutte le cose, soprattutto nel prossimo, e diventare così ogni giorno uomini e donne per e con gli altri.
Prof. Giuseppe La Mela SJ