Non accade spesso che uno specialista di conversazione inglese venga invitato ad accompagnare una classe in gita. Ma quando ciò accade, l’occasione di trasformare la lezione C.L.I.L. da mero acronimo, in vero e proprio Content AND Language INTEGRATED LEARNING è imperdibile. Questo è esattamente ciò che è accaduto quando le classi Seconde della Scuola Primaria sono giunte in visita a Brera, all’orto botanico e alla pinacoteca, per mettere in pratica ciò che avevano precedentemente imparato in classe con la loro specialista madrelingua inglese.
“Inutile” raccontare il comportamento impeccabile di un gruppo di bambini che aveva studiato tutti i DOs and DON’Ts dell’orto botanico in classe durante l’ora di C.L.I.L. E sarà superfluo raccontare lo stupore della guida, delle mamme e delle insegnanti, ma lo farò lo stesso.
Perché vedere questi bambini di 7 anni voltare l’angolo ed entrare nella sala della Pinacoteca che contiene La fruttivendola di Vincenzo Campi, riconoscere il quadro e sussurrare: “la greengrocer”, prima che venga indicato loro dalla guida, fa emozionare. Ascoltarli interagire con lei, traducendole i frutti e verdure presenti nel dipinto, arrivando persino a segnalarle la presenza degli artichokes and asparagus in basso a sinistra, non solo riempie di ammirazione, ma fa riflettere sulle immense possibilità che l’apprendimento CLIL ci offre per andare oltre. Andare oltre, in quel momento del Paradigma Pedagogico Ignaziano (P.P.I.) che è dell’esperienza.
Quel vissuto esistenziale ed affettivo dell’alunno assunto didatticamente come il punto di partenza per suscitare la motivazione all’apprendimento significativo, l’unico che il discente riconosca come rispondente alla sua vita ed ai suoi bisogni. Oltre la lezione, oltre l’acquisizione del lessico settoriale, oltre le schede e la verifica. Per dare spessore a questo Contenuto…. Integrato alla Lingua. Per un CLIL che vada oltre la sigla e diventi l’esperienza in / della / attraverso la seconda lingua.
M. Cristina Chiocchio
Scuola Primaria