Giovedì 12 febbraio il Leone XIII avrà il piacere di ospitare nove Gesuiti che studiano a Roma, provenienti da diverse parti del mondo. L’idea di invitarli è nata dalla collaborazione tra gli insegnanti di geografia e quelli di religione del biennio dei Licei.
Gli alunni avranno la possibilità di effettuare un vero e proprio giro intorno al globo ascoltando le testimonianze e i racconti di: Tomi (Croazia), Yen (Vietnam), Joao (Portogallo), Nikko (Indonesia), Alberto (Spagna), Selvam (India), Stanley (Haiti), Woytek (Polonia) e Angelo (Italia).
Se è vero quanto affermava Proust, che il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi, allora questo incontro diventa l’occasione propizia per suscitare nei ragazzi riflessioni, domande, suggestioni su un tema molto attuale, sebbene le sue origini siano da rintracciare nell’antichità greca e romana: il cosmopolitismo. La domanda su cosa significhi essere cittadini del mondo in una società che si connota oggi più che mai come globalizzata e multiculturale è sembrata ai docenti la più opportuna da porre come chiave di lettura dell’incontro.
Nel corso della mattinata ogni classe dialogherà con due Gesuiti, un europeo e un extraeuropeo, e ascolterà la presentazione del Paese dal quale provengono e la loro esperienza di cittadini del mondo.
Ogni classe scriverà un resoconto dell’incontro e lo condividerà con le altre classi coinvolte nel progetto.
Mariano Iacobellis S.I.
Docente di Religione dei Licei