Dal 17 al 21 giugno trentacinque impavidi ragazzi dei Licei, guidati da
padre Eraldo Cacchione e dalla prof.ssa Vera Bondi, sono saliti a Villa Belvedere per vivere un’esperienza di vita comunitaria a conclusione di un percorso durato tutto l’anno scolastico. Il percorso, cominciato ad ottobre con l’esperienza di Riva Trigoso, è passato per un’altra sessione invernale sempre a Riva Trigoso, che si è aggiunta alla proposta ordinaria del mercoledì pomeriggio trascorso a scuola a studiare, a condividere la propria vita e a cenare insieme ai propri compagni.
A Gressoney i ragazzi sono stati impegnati anima e corpo: l’esperienza è iniziata sperimentando la fatica di camminare insieme fino a raggiungere un lago ghiacciato in quota. Sveglia alle cinque, le ore di cammino sono state sette, guidate dal grande Arturo Squinobal, già conosciuto a chi dei nostri aveva partecipato alla Settimana Bianca, ed interrotte solo da un pranzo a 2.700 metri.
Il tema dell’esperienza, “osare lodare”, ha fatto da collante per tutte le attività improntate allo sviluppo di questa idea: momenti di condivisione, tempi di preghiera, liturgie all’aperto, giochi, dinamiche di gruppo ed altre attività finalizzate a rileggere il percorso dell’anno vissuto, guardando a come si è cresciuti in amicizia e apertura verso se stessi, gli altri e Dio. I ragazzi sono stati invitati a raccontare il loro anno attraverso varie forme espressive: la narrazione, l’immagine, l’intervista e il disegno.
Il momento centrale è stato l’escursione notturna in tenda: al tramonto del terzo giorno il gruppo è salito in un alpeggio non distante dalla Villa per trascorrere la notte all’aperto. Anche nella condizione precaria del campeggio il gruppo ha continuato a “osare lodare”, condividendo ogni momento, dalla cena con grigliata di formaggio e salsicce, alla Messa all’aperto, alla sera con canti e giochi intorno al fuoco.
L’ultimo giorno i gruppi di creativi hanno presentato il frutto del loro lavoro, con grande gioia di tutti. Ora attendiamo la pubblicazione di un libro fotografico contenente un racconto metafora dell’anno trascorso. La sera conclusiva dell’esperienza ci si è dilettati con un po’ di recitazione a soggetto.
Ci riferiscono i ragazzi di terzo anno del Liceo: “E’ da dire che questo è stato il primo anno che ai licei del Leone si è proposto un percorso di questo genere. Visto il successo siamo certi che le iniziative saranno portate avanti anche il prossimo anno, magari con ulteriori miglioramenti . Non sappiamo se saremo mai in grado di spiegare l’intensità di quanto vissuto in questi soli cinque giorni. Possiamo dire che certamente Laudacity è stata una perla preziosa, anche grazie allo sforzo dell’ equipe che ha guidato l’esperienza. Vogliamo riassumere il senso di questa esperienza, citando la frase simbolo del racconto che stiamo scrivendo: “Devi osare per trovare l’infinito.”