Il primo anno della Scuola Media, si sa, è pieno di novità: nuovi amici e compagni, nuovi professori, nuovi spazi di apprendimento e di gioco, nuove materie da studiare e anche un’ora un po’ particolare… L’ora di tutoria! Se di solito il percorso tutoriale si comincia in seconda Media, quest’anno si è deciso di affiancare già dalla prima un docente tutor per ogni classe che possa accompagnare i ragazzi fin dai primi mesi di scuola, per aiutarli nell’organizzazione dei materiali e nella gestione dello studio individuale e per supportarli, qualora emergessero delle difficoltà scolastiche e relazionali o semplicemente per ascoltarli quando vogliono esprimere se stessi e la propria personalità.
E così è iniziata anche la tutoria in 1mD, ma, accanto ai colloqui individuali con i ragazzi, si è svolta nei giorni precedenti anche una bellissima e arricchente attività di tutoria di classe per conoscere meglio se stessi e gli altri.
Prendendo spunto da un’attività molto in voga negli Stati Uniti chiamata “Hexagonal Thinking” e che mira a sviluppare un pensiero critico negli alunni su determinati argomenti scelti dall’insegnante, a tutti gli studenti della 1mD è stato consegnato un esagono diviso in sei triangoli. Ogni piccolo triangolo corrispondeva a una precisa domanda e ai ragazzi è stato chiesto di rispondere in maniera creativa usando matite colorate, pennarelli, parole e disegni affinché ognuno degli spazi rappresentasse appieno loro stessi e i loro interessi. Ecco, quindi, che gli esagoni prendono forma, qualcuno più colorato, qualcuno con tanti disegni, qualcuno con qualche frase ma tutti bellissimi nella loro unicità.
Una volta terminato il lavoro si è poi passati alla seconda parte dell’attività, il cui scopo era quello di cercare di trovare più connessioni possibili tra i compagni di classe. I ragazzi sono stati divisi prima in quattro gruppi da sei persone ed è stato chiesto loro di illustrare brevemente ai compagni il proprio esagono e di trovare qualcosa in comune con gli altri membri del gruppo accostando i lati comuni del proprio esagono con quelli simili degli altri studenti; una volta formate le prime relazioni, i gruppi si sono allargati diventando solamente due, per poi concludere l’attività cercando di far combaciare quanti più lati possibili tra tutti i membri della classe. È apparsa, quindi, una grande “catena” di classe, con esagoni con tante connessioni e alcuni con poche, ma tutti perfettamente collegati tra di loro.
Qual è stato lo scopo di questa attività? I ragazzi lo hanno capito subito, guardando entusiasti la grande “catena” appesa da loro in classe con scotch e puntine da disegno.
Abbiamo imparato che siamo tutti diversi, con i nostri pregi, i nostri difetti, le nostre passioni e i nostri sogni, ma siamo anche molto simili perché in classe ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa in comune con noi ed è bello sapere che possiamo fare affidamento sui compagni.
E la 1mD è una classe in cui tutti, nessuno escluso, sono fondamentali perché, come ha ben detto un alunno a una compagna, “senza di te in questa classe ci sarebbe un buco ENORME”.
Prof.ssa Giulia Smedile
L'articolo “Senza di te in questa classe…” proviene da Leone XIII.