C’è un’atmosfera misteriosa che avvolge Berlino, una città che, come la definiva Dalla, è un po’ triste e molto grande. Questa metropoli, ricca di storia, cultura e contraddizioni, è stata la cornice per la nostra gita, la gita delle classi Quinte dei Licei, svoltasi dal 23 al 27 ottobre scorso. Tra imponenti strade e i racconti che si celano ad ogni angolo, la pioggia e la kartoffelsalat, abbiamo vissuto un viaggio che ci ha trasportati indietro nel tempo, attraverso eventi chiave per la storia europea, e in avanti, verso un futuro fatto di connessioni e scoperte.
Abbiamo visitato luoghi come la terrazza del Reichstag, simbolo di grande innovazione architettonica, dalla quale abbiamo ammirato un panorama mozzafiato, testimone delle grandi trasformazioni di Berlino nel corso dei decenni. Con il suo fascino e la sua presenza imponente abbiamo anche attraverso la celeberrima porta di Brandeburgo.
Inoltre, abbiamo visto con occhi commossi il memoriale dedicato ai milioni di Ebrei assassinati dalla follia omicida nazista. È un campo costituito da 2711 stele, apparentemente della stessa altezza, in realtà diverse, e una volta che ci si addentra tra di esse si rimane disorientati. È stato così pensato e voluto: l’intero complesso intende infatti rappresentare un sistema in teoria perfettamente ordinato, che però fa perdere il contatto con la realtà e l’umanità, metafora di quanto accaduto durante il nazismo.
Abbiamo visitato anche il Museo Ebraico; personalmente, è stata tra le esperienze più intense e drammatiche che abbia mai vissuto.
Interessante è stato anche il percorso della storia del muro che circondava Berlino Ovest, teatro anch’esso di molti episodi tragici. Il muro in 28 anni di vita ha causato diverse vittime e tante ferite, fisiche e morali, e ha lasciato un’eredità di sofferenza che rimane ancora viva nella memoria di molti. Ho pensato a quanto siamo fortunati a vivere in una società che non ha bisogno di trattenere i suoi cittadini con barriere.
Abbiamo poi avuto la possibilità di visitare anche Potsdam con il suo Palazzo di Sanssouci, residenza estiva di Federico il Grande, re di Prussia, e anche la Alte Nationgalerie, nella quale sono esposte opere di pittori quali Böcklin e Liebermann, ma anche sale dedicate al romanticismo tedesco con dipinti di Schinkel e Friedrich.
In questo viaggio d’istruzione, l’ultimo del nostro percorso scolastico, la cosa che rimarrà impressa sarà forse la bellezza di stare insieme tra amici, compagni e professori, di condividere emozioni e sguardi complici, di ridefinire i legami che ci accompagneranno nella vita adulta. Crescere e scoprire nuove cose insieme, è questo che ha reso il viaggio speciale.
Berlino ci ha insegnato che il passato è determinante per il presente e il futuro, ma anche che la conoscenza è un mezzo potente per affrontarli e migliorarli. E così, mentre ci accingiamo a guardare verso il nostro di futuro, conserviamo i ricordi, i legami e le lezioni apprese in questa gita.
Elisa Scaffardi
Quinta Liceo Classico A
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