È con l’emozione propria di ogni nuovo inizio che nella mattinata di oggi si è celebrata la tradizionale Messa di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
È la ripresa di un cammino che facciamo come comunità educante, tutti insieme: alunni e studenti di tutti i plessi, docenti e non docenti, genitori, amici ed ex-alunni leoniani. Tutte le componenti che erano presenti stamane sul campo da rugby, nel primo momento corale dell’anno.
Nel corso della Messa, celebrata da p. Alessandro Viano SJ e da p. Guido Ruta SJ, abbiamo conosciuto Giacomo Mottola SJ, il gesuita in formazione che accompagnerà gli studenti leoniani nel corso di questo cammino, per i prossimi due anni.
Ed è proprio con l’immagine del cammino che p. Alessandro Viano SJ ha introdotto la sua omelia:
Siamo all’inizio di un cammino, il cammino dell’anno. Proprio in questi giorni le classi Terze dei Licei hanno completato il loro pellegrinaggio ad Assisi e sappiamo quanto camminare costi fatica. Eppure la soddisfazione dell’arrivo ripaga di tutte queste fatiche. Siamo all’inizio dell’anno e come in un cammino siamo nella fase dei preparativi: abbiamo desideri, aspettative, ma anche paure, paura di non farcela, paura di non arrivare. Il cammino man mano che si svolge giorno dopo giorno ci dirà cosa è utile, cosa è essenziale e cosa invece possiamo mettere da parte, perché è un peso inutile, perché non ci serve. Anche questo è discernimento. E in questo cammino, nelle fatiche, nello studio, nei tanti impegni che contraddistinguono le nostre giornate, scoprire che c’è qualcosa che ci dà forza, una meta che ci chiama; e questa meta è il Signore della Vita.
Come nel cammino di San Francesco fatto dalle Terze Liceo, anche nel cammino di quest’anno scolastico ci vogliamo aiutare l’un l’altro e chi fa più fatica un giorno magari il giorno dopo può aiutare l’altro e dare una mano a chi è rimasto indietro: tutto questo dice un cuore vivo, un cuore pieno di vita. È questo che ci auguriamo per quest’anno: quello di amare, di accorgerci dell’altro, di chi ci sta accanto.
Ed è proprio questo quello che vuole esprimere il tema pastorale “Uomini e donne per gli altri”, scelto per tutte le scuole della Rete Gesuiti Educazione per quest’anno scolastico 2023/2024.
Il motto riprende le parole pronunciate da padre Pedro Arrupe nel 1973, esattamente cinquant’anni fa, nel corso del Convegno Internazionale degli Ex-Alunni dei Gesuiti tenutosi a Valencia: “O le nostre scuole formeranno uomini per gli altri, o non saranno”, che successivamente padre Peter Hans Kolvenbach riformulò in “Uomini e donne per e con gli altri”.
Ed è questo che chiediamo al Signore della Vita, quello di crescere per diventare uomini e donne responsabili, che si accorgono di chi ha bisogno, che aiutano le fatiche del prossimo, che danno una mano per aiutare per gli altri, i più deboli, i più fragili.
Al termine della celebrazione il nuovo direttore generale, prof. Vincenzo Sibillo, ha rivolto a tutti i presenti l’augurio per un buon anno scolastico, unitamente all’invito a continuare a coltivare uno sguardo d’amore nei confronti degli alunni perché è proprio da esso, più che da regolamenti e sanzioni, che nasce quell’autorevolezza tanto invocata in questo nostro tempo per il mondo della scuola.
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