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Una argomentazione armoniosa…

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La prof.ssa Alessandra Bevilacqua con la sua fida chitarra, nel corso della Messa di Natale 2020.

La prof.ssa Alessandra Bevilacqua con la sua fida chitarra, nel corso della Messa di Natale 2020.

Forse tutti sanno cosa hanno in comune “Il Barbiere di Siviglia” e “Carmen”, ma vi sfidiamo a sapere cosa queste due splendidi opere liriche hanno invece in comune con il celebre musical “The Greatest Showman”, diretto da Michael Gracey nel 2017.

Ve lo diciamo noi?

Beh, è semplice, sono i temi delle lezioni che la prof.ssa Alessandra Bevilacqua ha tenuto ad alcune delle classi dei licei in queste ultime due settimane: la seconda e terza classe di spagnolo e la prima e la seconda Liceo Classico.

La musica si può dire essere una specie di argomentazione armoniosa”, così diceva Rossini e così ci ha spiegato la prof.ssa Alessandra Bevilacqua, che si è spesa moltissimo, facendoci cantare, suonare e anche ballare tutti insieme!

Nell’ottica di un insegnamento integrato e multidisciplinare come quello del nostro Istituto, le lezioni di storia della musica sono sempre le benvenute dagli studenti e dai docenti delle varie classi dei Licei.

Diamo ora spazio ad alcune delle molte mail di ringraziamento che ci sono giunte:

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Sapendo leggere la musica, poter guardare lo spartito delle opere analizzate mi ha aiutato a interpretare meglio il loro ritmo e melodia. In particolare ho apprezzato conoscere meglio la rappresentazione della cultura e della musica spagnola.
Avevo già sentito la “Habanera” di “Carmen” ma non conoscevo l’opera infatti sono rimasta stupita quando ho saputo il suo significato tragico. Mi ha colpito anche la trasformazione e perdizione di Don José, da soldato a uomo che per passione è portato ad uccidere Carmen.
Sono contenta di aver avuto l’occasione di studiare un’opera con un significato molto attuale e con un una protagonista femminile così indipendente, cosa che ancora oggi è rara.
Sofia Benvenuti – 3 Scientifico C

Non conoscevo in modo approfondito l’opera “Carmen”, che ho scoperto interessarmi molto, nonostante conoscessi già alcuni dei brani che abbiamo ascoltato in classe come “La Habanera” e “El Toreador” di cui però non sapevo nulla, neanche di chi fossero o che facessero parte di quest’opera. Ho trovato le scenografie e le danze molto caratteristiche della Spagna, infatti credo che la dipingano proprio come viene immaginata comunemente. Tuttavia quello che mi ha colpita di più è proprio il personaggio di Carmen: una donna forte e determinata che ricerca continuamente la sua libertà e felicità, anche a costo di compiere atti poco leciti o della morte. Tutte queste caratteristiche non erano per niente comuni nelle donne di quel tempo e in realtà neanche troppo al giorno d’oggi sono i suoi tratti fondamentali che la rendono quella che è, e trovo che sia proprio questo a renderla ancora più unica. Proprio l’indipendenza e la forza di Carmen sono due cose che ricerco e a cui spero di arrivare crescendo.
Giulia Caprioglio – 3 Scientifico A

La mia canzone preferita del musical è “This is me“. Questa canzone è cantata da Lettie Lutz (Keala Settle), la signora barbuta, insieme a tutti gli altri artisti del circo. La canzone sottolinea che è necessario e opportuno essere orgogliosi di se stessi, accettare le proprie insicurezze e i propri limiti e amare se stessi anche quando non c’è nessun altro intorno a te che ti ricambia. Questa canzone incoraggia “a marciare”, ad andare avanti senza scusarsi, sebbene la presenza di anomalie fisiche possa essere scomoda per qualcuno.
This is Me”è un messaggio per tutte le età. È un messaggio per tutti noi. È un messaggio per il mondo. Solo perché le persone sono diverse, non significa che debbano essere abusate, discriminate e isolate.
Inoltre, questa canzone ha per me un significato speciale: la melodia di questo brano è stata adottata per una delle mie gare di ginnastica ritmica più importanti nel 2018, durante i Campionati Italiani di Ginnastica a Rimini. Conosco molto bene ogni singola nota di questa canzone, ho ascoltato questa melodia per migliaia di volte durante i miei allenamenti e la mia gara finale. Ogni volta che ascolto questa canzone, ricordo la bella e indimenticabile esperienza che ho avuto in quel periodo.
Angelica Scampoli – 2 Classico

Ascoltando la canzone “The Greatest Show” si possono avere due tipi diversi di emozioni, dipendentemente da quando lo si fa. Le note sono le stesse, le parole sono le stesse, il ritmo è lo stesso, tuttavia la canzone, se ascoltata all’inizio o alla fine del film, ha un impatto acustico e emozionale diversissimo. Questa musica rappresenta come leitmotiv, il cuore stesso della storia: la storia di Barnum, la storia del circo, la storia di un mondo che sta cambiando.
L’inizio della musica è forte, accattivante, pesante. Con le parole di invito di Barnum e il tonfo di cento e cento piedi sul legno degli spalti a scalino, ha quel timbro speciale che solo i musical possono avere.
È una musica vera, un climax ascendente, che pur non cambiando, cambia durante la storia del film, e prende un significato emozionante. Fa rendere conto agli spettatori e ascoltatori di quanto lontano sia arrivato Barnum.
Francesco Casaleggio – 2 Classico

Questa settimana abbiamo assistito a 3 lezioni molto interessanti riguardo al musical “The Greatest Showman”. Un musical che suscita non solo emozioni e sensazioni energiche e positive, ma che fa riflettere sulla forza e la potenza dell’essere “fuori dalle righe”. Ho sempre amato la diversità, specialmente se applicata nell’ambito artistico. Sono rimasta molto colpita da tutto il lavoro svolto nel backstage del film, ottenendo un risultato strepitoso.
È un musical che ho visto svariate volte, grazie al quale è emersa in me la felicità di abitare in un mondo fatto di colori, sorrisi, diversità e forme artistiche differenti! Queste 3 lezioni mi hanno divertita moltissimo; soprattutto in questo momento di isolamento didattico, è stato bellissimo vedere come la musica abbia unito la mia classe!
Letizia Ramella – 1 Classico

Il progetto su “Il Barbiere di Siviglia” è stato entusiasmante ed interessante. È stato bello sentire diverse melodie e diverse voci forti o delicate che le accompagnano. Insieme alla professoressa Bevilacqua mi sono resa conto di come la musica possa arrivare dritta al cuore: non servono le parole, servono solo note per descrivere qualsiasi sentimento.
Letizia Strada – 2 Scientifico A

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Il sorriso della prof.ssa Bevilacqua.

Il sorriso della prof.ssa Bevilacqua.

Che altro dire se non… Viva la musica e alla prossima!

Prof.ssa Sara Blandini


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