Sabato 9 maggio celebreremo uno degli anniversari più significativi della nostra storia contemporanea: la firma della Dichiarazione di Schuman e la contemporanea nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, ossia l’atto di nascita della nostra Unione Europea.
Festeggeremo i 70 anni di questa giornata con alcune iniziative, tra cui una speciale: il senatore Mario Monti, ex alunno del Leone XIII, incontrerà i nostri studenti del V anno dei Licei e risponderà alle loro domande sui temi dell’Europa.
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Nel frattempo, abbiamo ricevuto e pubblichiamo la lettera di una docente della Secondaria di I Grado, che a proposito di Europa…
Eccoci giunti a maggio, un mese intenso, l’ultimo prima della fine della scuola, ma anche il mese in cui ricorre un giorno bellissimo e importantissimo. Il 9 maggio, infatti, si celebra la “Festa dell’Europa” e siamo tutti invitati a ricordare il valore della pace e dell’unione tra i popoli.
Nei giorni scorsi ho pensato molto a come fare per invogliare i ragazzi a riflettere su un tema così attuale. I miei ragazzini delle prime medie sono ancora piccoli, forse non tutti hanno avuto modo di poter approfondire la storia dell’Europa. Ho consultato diversi siti, letto articoli, ma non ho trovato niente che mi entusiasmasse veramente.
Poi, inattesa, qualche giorno fa arriva una nuova email. Pensavo fosse una delle tante comunicazioni scolastiche e invece…”Buonasera Giulia, La informiamo che il prodotto da Lei richiesto è stato attivato nella sua libreria online”. Erano le otto di sera e incerta se leggere oppure guardare una serie tv… alla fine ho optato per dare una rapida occhiata al libro con l’idea di poter poi finalmente passare al finale di stagione dell’avvincente serie televisiva.
Sfogliando le pagine, un capitolo ha immediatamente attirato la mia attenzione: “Cittadinanza globale e istituzioni europee”, correlato da tutta una serie di attività, letture, ascolti ed esercizi sull’Unione Europea.
Mi è venuta subito un’idea: perché non mettere da parte per un giorno la solita lezione di inglese e non provare, invece, a parlare un po’ di Europa in lingua? Ho organizzato gli esercizi, ho pensato un po’ a quali domande fare per stimolare il dibattito e sono andata a dormire.
Il giorno seguente mi attendono due ore di lezioni virtuali nella I Media C e nella I Media E. Sono pronta, ma ho un po’ di timore perché i ragazzi forse non hanno mai affrontato un argomento del genere e in inglese per di più!
Non mi faccio prendere dal panico e annuncio: “Ragazzi, oggi faremo una lezione diversa e quindi…”. Non faccio in tempo a finire la frase che si attivano molti microfoni e parte un coro di “Evviva, oggi niente schede!!!”. Ristabilito l’ordine generale introduco brevemente l’argomento e invito i ragazzi a intervenire liberamente. Iniziamo la lezione con un divertente quiz stile “Quanto ne sai sull’Unione Europea?”.
I ragazzi hanno cominciato subito ad esaltarsi e a fare a gara su chi ne sapesse di più; siamo poi passati ad analizzare i nuovi vocaboli: democracy, freedom, citizen, equality, rights, laws e tantissimi altri; e ancor abbiamo visto quando è iniziato il percorso che ha poi portato alla nascita dell’Unione Europea, quanti sono gli stati membri e le lingue ufficiali, quanti abitanti ci sono in Europa e cosa è successo nel 2016 nel Regno Unito.
Ci stavamo veramente divertendo e stavamo imparando, ma il tempo scorre! Prima di salutarci volevo che anche i ragazzi producessero qualcosa usando tutto quello che avevano appena imparato e così ho posto loro una sola e semplice domanda: “What is Europe for you?“. Ho lasciato qualche minuto per pensare a una parola o a una frase che ricordasse l’Europa e il risultato è stato veramente sorprendente: tutti hanno detto la loro, producendo persino dei pensieri molto profondi per la loro età e facendomi veramente capire che avevano appreso fino in fondo dei concetti molto importanti.
Ho riassunto tutte le loro idee nelle tre foto che accompagnano questo articolo. Le parole e le frasi scelte sono state tutte prodotte dai ragazzi, io al massimo ho aiutato qualcuno con la traduzione (anche se devo dire che se la sono cavata egregiamente).
Leggete ed emozionatevi.
Care ragazze e cari ragazzi della 1C e della 1E, adesso mi rivolgo a voi. Grazie per avere creduto sin da subito in questo nostro “mini-CLIL”, come lo abbiamo chiamato insieme. E ancora grazie per il vostro entusiasmo e i vostri preziosi contributi. Permettetemi di dire che sono veramente orgogliosa del vostro lavoro, del vostro impegno e della serietà con cui avete affrontato questo argomento. Avete dimostrato grande maturità e senso civico e avete acquisito delle competenze che vanno al di là della lingua inglese.
Sono sicura che da oggi apprezzerete ancora di più la nostra bellissima Unione Europea e sarete cittadini ancora più responsabili di prima.
Con affetto
Prof.ssa Giulia Smedile
Scuola Secondaria di I Grado