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Un concorso per capire l’ecologia integrale

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A sinistra il logo delle vincitrice, a destra i secondi classificati

A sinistra il logo della vincitrice, a destra i secondi classificati

“Ecologia integrale” secondo la Laudato Si’ e l’Action Statement n.8: un vero “compito di realtà” con Energie di Speranza – Onlus

Di recente alcuni docenti universitari e professionisti del settore delle energie rinnovabili hanno fondato una Onlus, Energie di Speranza. Detta Onlus sta già operando (es. a Kimbinga, RD. Congo) secondo tre criteri fondamentali:

  • sviluppo di energie rinnovabili per essere sostenibili;
  • sviluppo di microeconomia locale per evitare emigrazione e valorizzare ogni territorio;
  • collaborazione con altre ONG/ONLUS per fornire tutti i mezzi necessari a soddisfare i bisogni fondamentali degli uomini.

Tre criteri, insomma, che modulano e rendono concreto il concetto di ecologia integrale di papa Francesco  (che non intende un generico e spesso superficiale concetto di “verde”, ma un approccio a tutti i sistemi complessi, la cui comprensione richiede di mettere in primo piano la relazione delle singole parti tra loro e con il tutto) e che mi hanno ricordato l’impegno della nostra scuola di questo anno scolastico per sviluppare il punto n.8 dell’Action Statement di Rio 2017.

Dato che la Onlus non aveva ancora il logo… ne ho approfittato: quale occasione migliore per far lavorare i ragazzi sui temi dell’ecologia integrale, dell’Action Statement, proponendo un compito di realtà… vero?

E così ho proceduto:

– presentando le caratteristiche generali delle Onlus, con spiegazione “teorica” ed esemplificazioni;
– illustrando la differenza tra il “principio di sussidiarietà” e il “principio di solidarietà”, ma anche chiarendo il significato di “ecologia integrale” e il nostro impegno circa l’Action Statement;
– spiegando cosa sono le “energie rinnovabili” (i ragazzi  di Terza hanno appena sviluppato l’argomento specifico in “Tecnologia”, quindi hanno compreso molto bene la questione; quelli di Seconda stanno invece partecipando ad un progetto interdisciplinare sulla “sostenibilità” e, seppur con accenti diversi, hanno ugualmente compreso bene la questione), e sottolineando gli aspetti di disponibilità, economici, ecologici;
– presentando Energie di Speranza, con le sue proprie caratteristiche;
– lanciando questo “concorso” con le sue specifiche (tempi, liberatoria, premi, caratteristiche tecniche…);
– mostrando alcuni loghi “famosi” e il linguaggio iconico-simbolico;
– chiedendo infine una adesione su base volontaria.

Elena presenta il suo logo

Elena presenta il suo logo

Ho ricevuto 60 loghi (ognuno corredato dalla sua spiegazione), davvero differenti per tecniche utilizzate (programmi informatici da Minecraft a Paint), per materiale impiegato (acquerelli, pennarelli, matite…) ma soprattutto molto vari nelle idee e nelle realizzazioni! Alcuni hanno lavorato da soli ma tanti hanno preferito collaborare e presentarmi un progetto comune.

“Energie di Speranza” ha davvero avuto il suo bel da fare per scegliere i tre vincitori!

Alla premiazione ufficiale erano presenti il presidente Sergio Mazza, il vice presidente Claudio Bighinati, il consulente tecnico Stefano Venturini, il responsabile IT Matteo Conte, il responsabile delle comunicazioni Giuseppe D’Addetta.

Sono stati premiati: al terzo posto Viola Marzi di 2B, al secondo posto Carlotta CatapanoVittoria De RosaGiulia Tenderini di 3A e al primo posto Elena Collina di 2E.

I vincitori hanno ricevuto un buono da utilizzare alla Feltrinelli e ad ogni partecipante è stato consegnato un attestato di partecipazione (cui allegherò una scheda di competenze) e una borraccia (l’acqua è stato un tema davvero messo a fuoco nei lavori dei ragazzi) di materiale altamente riciclabile (anche in questo caso un’attenzione ai singoli e all’ambiente, come stile di ‘casa comune’).

Nel corridoio principale della scuola potete ammirare i 3 progetti vincitori e altri 25 progetti realizzati dai ragazzi.

Al termine di questo lavoro credo sia un po’ più chiaro per tutti che si può parlare di una dimensione sociale dell’ecologia, o meglio di una vera e propria ecologia sociale [che] è necessariamente istituzionale e raggiunge progressivamente le diverse dimensioni che vanno dal gruppo sociale primario, la famiglia, fino alla vita internazionale, passando per la comunità locale e la Nazione (Laudato Si’ n. 142). Insomma: abbiamo già anche gettato le basi per comprendere meglio il significato di “cittadinanza globale”… Appuntamento al prossimo lavoro, quindi!

Prof.ssa Gaia De Vecchi
Scuola Secondaria di I Grado


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