Tutti i miei studenti conoscono La Compagnia del Perù: per i tre anni che trascorriamo insieme alla Scuola Media seguiamo il loro progetto: La Casa de Tuty, una casa famiglia che accoglie bambini che hanno subito maltrattamenti e violenze in ambito familiare o che si trovano in stato di abbandono.
A scadenza regolare i volontari italiani vengono a farci visita in classe: sia per ragguagliarci circa la crescita dei ragazzi peruviani – ogni mia classe ha “in affido” un bimbo differente -, sia per informarci circa l’utilizzo dei soldini che mandiamo. Sì perché monetina dopo monetina… riusciamo sempre a racimolare una donazione.
Quest’anno i volontari non erano ancora passati perché ci aspettavamo una buona notizia che… è arrivata! Eccezionalmente sono venuti in Italia Judith, la fondatrice della Casa de Tuty, e Osver, uno dei primi bimbi accolti, circa 20 anni fa, ormai grande e laureato!
Judith e Osver hanno quindi trascorso la mattinata di mercoledì 5 dicembre nelle classi, con me, impegnatissimi a rispondere a una raffica di domande, a spiegare il progetto, a mostrare foto… Quanto sia stato importante questo incontro… ve lo faccio spiegare dai ragazzi! Buona lettura!
Prof.ssa Gaia De Vecchi
Scuola Secondaria di I Grado
“Più di un anno fa, quando ci è stato presentato il progetto, eravamo un po’ incerti: raccogliere monetine, spedire i soldi in Perù… La prof. De Vecchi ci ha raccontato molto di questa casa, che accoglie bambini in difficoltà, li istruisce, li cura, li nutre e li accompagna passo passo alla vita di tutti i giorni, fino alla maggiora età. Ci si è aperto un mondo quando la prof. De Vecchi ci ha mostrato i prezzi del materiale scolastico, veramente pochissimo rispetto ai nostri… Abbiamo capito, quindi, che per contribuire al mantenimento della Casa poteva bastare il nostro piccolo, ma non insignificante aiuto.
All’inizio di questo anno scolastico, quattro nostri compagni di classe, Kirill, Cristina, Elena e Beatrice S., per la loro festa di compleanno, non hanno chiesto regali o cose particolari: hanno chiesto soltanto di contribuire con un’offerta libera da donare alla Casa de Tuty. Avevamo quindi un regalo speciale per Judith e tutti i ragazzi della Casa!
Qualche giorno fa Judith e Osver sono passati a trovarci. Non ci aspettavamo nulla di particolare… C’era un’interprete ma… non abbiamo ascoltato nemmeno le sue parole! Bastava percepire quell’ondata di gratitudine che ci è arrivata dritta al cuore. Judith ci ha anche fatto ascoltare una canzone cantata dai bambini, in spagnolo, “gracias a ti”. Tutti avevamo la pelle d’oca e molti di noi si sono commossi… scorrevano sulle guance calde lacrime che ci hanno fatto sentire finalmente felici, una felicità più sincera di quella passeggera, per un momento ci siamo sentiti realizzati”
Filippo Spinelli
“Per me incontrare, di persona!, Judith e Osver è stata un’esperienza emozionante e molto importante perché mi ha permesso di cambiare il mio punto di vista. Ciò significa anche non ignorare il prossimo, come fa la maggior parte della gente che sta bene, pensando che il problema non la riguardi. La sensibilizzazione alle situazioni disagiate passa per la comprensione e la condivisione che non è altro che la compassione nei confronti di chi è meno fortunato di noi. E incontrare le persone faccia-a-faccia è essenziale! Sono convinto che questa occasione sia stata molto formativa per tutti i ragazzi e le ragazze della mia classe: se già prima eravamo affezionati ai ragazzi della “Casa de Tuty” ora lo siamo ancora di più! Sicuramente il mondo può cambiare, può migliorare. Ogni persona può, nel suo piccolo, contribuire per creare un grosso cambiamento a livello globale”.
Francesco Simontacchi