Dopo aver sperimentato il cammino di Santiago e quello della via Francigena, quest’anno cambia nuovamente il panorama per i nostri Liceali del Terzo anno: si passa in Umbria ad affrontare quattro suggestive tappe del cammino di San Francesco, un percorso lungo le tracce della vita e della predicazione del patrono d’Italia.
Invariato però l’obiettivo: iniziare il “cammino” del Triennio con una esperienza che aiuti a conoscere meglio se stessi e i propri compagni di viaggio, a costruire il gruppo, con la guida degli insegnanti.
I primi pellegrini a partire, il 15 settembre, sono stati gli studenti della III Scientifico C e della III Classico con i proff. Muzzio e Pini. Ad un giorno di distanza si sono messi in viaggio la III Sc. A e la III Sportivo con i proff. Cattaneo e Popa. In coda i ragazzi della III Sc. B con i proff. Biscardini, Blandini e La Mela.
La direzione è quella della Via del Nord, con partenza da Città di Castello e arrivo nel pomeriggio del primo giorno a Pietralunga, dopo 31 km. Le altre tre tappe giornaliere: da Pietralunga a Gubbio, 26 Km; da Gubbio a Biscina, 23 Km; da Biscina ad Assisi, 29 km. Tappe non facili, da percorrere con uno zaino pesante sulle spalle.
Domenica 16 settembre si è unito al primo gruppo padre Salvo Collura SJ, responsabile nazionale della Pastorale delle scuole dei Gesuiti, che desiderava percorrere un tratto del cammino insieme ai ragazzi.
Due momenti forti attendono i pellegrini al termine del cammino: la preghiera nella Basilica di San Francesco e, lì accanto, sulla tomba di Carlo Acutis, ex studente del Leone XIII proclamato venerabile quest’anno.
Riportiamo di seguito le prime impressioni di viaggio degli studenti. Aggiungeremo le altre man mano che arriveranno:
Nati in un mondo in cui siamo abituati ad avere tutte le comodità, in cui qualsiasi cosa vogliamo è a portata di mano, qualsiasi luogo è comodamente raggiungibile in poco tempo, noi giovani non sappiamo più cosa voglia dire fare fatica per raggiungere una meta.
Oggi è stata data la possibilità alla mia classe, ovvero la 3 Classico, insieme alla 3 Scientifico C, di sperimentare cosa significhi davvero fare fatica: camminare, circondati soltanto dalla natura, in salita, con uno zaino in spalla, temendo di non farcela, tra momenti di sconforto e momenti di allegria, per raggiungere una meta.
È stata dura e più volte ci siamo ritrovati sul punto di rinunciare, ma alla fine, facendoci forza l’un l’altro e ridendo insieme dei nostri problemi, siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, con tanta soddisfazione.
Federica Antoniazzi, III Classico, gruppo 1
————————
Ieri sera, prima di partire per la tappa di oggi, abbiamo letto ciò che il manuale del cammino dice della tappa: un piacevole percorso che da città di Pietralunga vi porta a Gubbio… dopo una salita iniziale parte un leggero falso piano che porta dolcemente a Gubbio (lunghezza 26 km). Ideale dopo una tappa di 31 km sotto i piedi…
Alla partenza nessuno di noi si aspettava ciò che è stata la tappa: un saliscendi difficile, immersi nella bella natura umbra. Oggi forse abbiamo avuto la possibilità di capire cosa il cammino voglia dire, quanto sia una metafora della vita: a volte ci aspettiamo che qualcosa sia facile e invece tutto si rivela diverso da come avevamo immaginato; a volte le salite non sono solo all’inizio ma anche nel mezzo e alla fine.
A noi sta affrontarle con i compagni che scegliamo di avere al fianco, con il nostro ritmo, con la voglia di arrivare nonostante tutto, anche se piove, se non ce la fai. Stringi i denti e vai avanti, perché avanti c’è altro e altro è più di quello che c’è dove sei.
Stefano Broggi, Edoardo Dellachà, Michele De Brabant, III Scientifico C, gruppo 1
————————
————————
La prima giornata del cammino è cominciata con un ritmo abbastanza buono e soprattutto con gambe fresche, in seguito si sono fatte sempre più sentire. Ma la cosa che più mi ha colpito è stata l’unità del gruppo ed il sostenerci a vicenda.
Camminando tra paesaggi mozzafiato, tra colline e strade asfaltate non mancava mai una cosa: la voglia di stare insieme. Indubbiamente è stato un percorso faticoso ma credo che una grande maggioranza lo rifarebbe senza ombra di dubbio.
Alessandro Wiget, III Scientifico B, gruppo 3
————————
“Siamo pellegrini e peregriniamo insieme. Dobbiamo imparare ad affidare il cuore al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze, e guardare anzitutto a quello che cerchiamo: la pace nel volto dell’unico Dio”.
Oggi ho pensato spesso a questa citazione splendida di papa Francesco: i dolci pendii delle colline umbre ci hanno fatto da cornice lungo questo secondo giorno che sulla carta doveva essere più semplice ma che, complice la stanchezza accumulata ieri, si è rivelato più impegnativo di quanto ci aspettavamo.
La fatica si sentiva, ma anche l’amicizia e l’affiatamento del gruppo; ci siamo aiutati reciprocamente e siamo giunti a Gubbio con la consapevolezza che la strada da fare è ancora molta ma rimanendo insieme siamo già a buon punto!
Prof.ssa Sara Blandini, gruppo 3
————————
————————
I messaggi dei ragazzi del gruppo 1 all’arrivo ad Assisi:
La parola giusta per descrivere la maggior parte dei momenti è gioia. È stato un cammino faticoso ma che mi ha fatto provare tante emozioni. La gioia di stare insieme, di vivere insieme difficoltà e momenti di felicità. Arrivare alla basilica è stato un qualcosa di spettacolare che mi ha riempito il cuore. Arrivare, chi lo avrebbe detto? Ho camminato non con la certezza di arrivare ma con il desiderio di cogliere questo dono magnifico. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine anche con un semplice “come stai?”.
Ringrazio per la disponibilità e l’amore che hanno dimostrato i nostri professori nell’accompagnarci in questo cammino. Esperienza indimenticabile! La rifarei mille volte… È stato emozionante raggiungere la basilica tutti insieme passo dopo passo e godermi l’arrivo con una commozione dovuta anche alla felicità dell’essere arrivati tutti con il sorriso!
————————
Non credo di poter spiegare cosi a parole tutta la fatica ma anche la soddisfazione che ho provato in cosi poco tempo. Ho trovato in tutti voi che avete camminato con me quella parte in cui eravamo complici, quella comune tra dolori e obiettivi. Credo che sia impossibile spiegare quello che ho provato ad ogni passo che facevo uno dietro l’altro fino alla fine dove siamo arrivati tutti, ma credo che nonostante tutte le differenze che ci sono tra noi siate gli unici a capire quella sensazione bellissima. Sono davvero felice di aver camminato con voi, grazie.
————————
Ho scoperto alcuni miei limiti fisici e mentali che, purtroppo o per fortuna, non ho mai conosciuto. Ho ammirato e invidiato, faticato molto, ma soprattutto ho avuto la fortuna di essere felice. Io camminavo per me, ma camminavo con tutti. Detto ciò però non lo rifarei mai. Ma avrò per sempre ricordi da portarmi con me.
————————
Il mio cammino è stato una sfida con me stesso, non ero sicuro di arrivare in fondo, e penso anche che tutto questo sia stato un’ esperienza per conoscere meglio le persone con cui abbiamo a che fare ogni giorno, per soccorrerle in caso di difficoltà, o anche per farsi soccorrere, scambiare due chiacchiere fuori dall’ambiente scuola, e anche per conoscere meglio noi stessi, capire i nostri limiti e misurare la nostra forza di volontà… insomma, voglio ringraziare tutti quelli che sono stati qui in questi giorni perché mi hanno aiutato a capire molte cose, ho approfondito vecchie amicizie e ne ho create anche di nuove, perciò grazie a tutti.
————————
È stato un percorso interiore che mi ha portato a un’emozione che ancora non so definire… è stata una delle più belle esperienze di tutta la mia vita, fatta di fatica, sudore, sforzo, che hanno permesso però di apprezzare ogni singolo metro percorso. Grazie a tutte le persone con cui ho potuto condividere questi stati d’animo!
————————
Ricorderò sempre la forza di volontà, la positività e la collaborazione che ci ha permesso di raggiungere insieme la nostra meta. E nonostante abbia iniziato quest’avventura senza nessun genere di proposito , la rifarei ancora per le forti motivazioni che invece sono sorte nel condurre questo cammino e la passione che è nata nonostante la fatica e la stanchezza.
————————
Questo cammino è stato un modo alternativo per poter conoscere i miei limiti. Ringrazio chi mi ha aiutata nei momenti di difficoltà. Mi porterò a casa la fatica, ma anche i momenti di gioia e la soddisfazione di esserci riuscita. Grazie
————————
Io come come quasi tutti non avevo mai affrontato un cammino o un’esperienza così faticosa. All’inizio è stata molto dura e non riuscivo a riflettere , solo oggi durante l’ultimo giorno grazie ad alcuni amici sono riuscita a pensare e sono contenta di aver fatto questa esperienza anche se faticosa. Sinceramente non so se rifarei l’esperienza ma mi sono divertita. Grazie a tutti quelli che sono stati con me in questi giorni!
————————
Il cammino è stato un punto di inizio, la fine di un capitolo e l’inizio di uno nuovo. È stata la prova che con tanta forza di volontà (e con gli amici) si può fare tutto. È stata la dimostrazione di cosa vuol dire non arrendersi e credere in se stessi. Ci ha messo in situazioni in cui non avremmo mai pensato di trovarci e ci ha fatto apprezzare ogni singola cosa (anche il più piccolo dei chicchi d’uva). Un’esperienza tosta ma tra speciale da tutti voi.
Grazie
————————
È stata molto piacevole l’esperienza di condivisione insieme a tutti i compagni del nostro cammino… che poi alla fine si è rivelato per la gran parte una questione psicologica, come diceva Salvo. Grazie a tutti per tutte queste emozioni!
————————
Questo cammino per me è significato ascoltarsi, aiutarsi a vicenda qualora qualcuno ne avesse bisogno. Ho superato le mie difficoltà e i miei limiti grazie alla compagnia dei mie amici e agli incoraggiamenti che mi hanno donato forza. Io porto a casa la gioia immensa dell’arrivo e il ricordo delle fatiche affrontate per giungere fino alla tappa finale. Inoltre porto con me anche tutto le domande che mi sono posta, o che mi erano state poste, e su cui ho ragionato durante il cammino, da sola, o anche in compagnia di altri. Se potessi rifare un’esperienza simile la rifarei certamente, perché mi ha insegnato ad avere più attenzioni verso gli altri, e a conoscere di più me stessa. È stata un’esperienza molto importante e spero che si possa ripetere!
Il paesaggio è stupendo; parto così per descrivere questo cammino, perché, nonostante l’immancabile fatica, il paesaggio e i centri delle città sono davvero suggestivi. Di sicuro non manca la compagnia e scoprire aspetti nuovi di persone che si vedono tutti i giorni rende quest’esperienza sulla Via Francescana ancor più difficile da dimenticare.
I professori Biscardini, Blandini e La Mela sono sempre pronti a dare un consiglio o un incoraggiamento: cantano insieme a noi per tirarci su di morale nei momenti di maggiore sconforto! Se all’inizio ero dubbiosa che fosse piacevole camminare per ore con uno zaino in spalla, adesso sono sicura che può esserlo.
Matilde Deamici, III Scientifico B, gruppo 3
————————
… e anche il gruppo 3 è giunto ad Assisi, nel pomeriggio di venerdì 21 settembre! Sabato 22 è stata la giornata dedicata alla preghiera in Basilica e ai lati della tomba dove riposa Carlo Acutis. Quante emozioni!
Nel pomeriggio, prima della partenza, S. Messa all’aperto celebrata da padre Salvo Collura SJ, che ringraziamo di cuore perché è riuscito ad incontrare e accompagnare tutti e tre i gruppi in momenti diversi!