Dal 10 al 17 marzo si svolge a Milano il JEEP – Jesuit European Educational Project, giunto alla sua XIV edizione. Il JEEP è un progetto internazionale a cui partecipano delegazioni di studenti del quarto anno dei Licei di otto collegi europei dei Gesuiti:
1. Ogolnoksztalcace Liceum Jezuitow di Gdynia – Polonia
2. Sint Barbaracollege di Gent – Belgio
3. École de Provence di Marseilles – Francia
4. Kauna jesuitu gimnazija di Kaunas e Vilniaus jesuitu gimnazija di Vilnius – Lituania
5. Jesuites-Sarrià St. Ignasi di Barcelona – Spagna
6. Fenyi Gyula Jezsuita Gimnázium és Kollégium di Miscolč –Ungheria
7. Isusovačka Klasična Gimnazija pravom javnost di Osijek – Croatia
8. Istituto Leone XIII.
La costruzione dell’unità europea è un’impresa coraggiosa e lungimirante. Sessanta anni fa, superando la tragedia di due conflitti mondiali, abbiamo deciso di unirci e di ricostruire il continente dalle sue ceneri. Abbiamo creato un’Unione unica, dotata di istituzioni comuni e di forti valori, una comunità di pace, libertà, democrazia, fondata sui diritti umani e lo stato di diritto, una grande potenza economica che può vantare livelli senza pari di protezione sociale e welfare.
L’unità europea è iniziata come il sogno di pochi ed è diventata la speranza di molti. Fino a che l’Europa non è stata di nuovo una. Oggi siamo uniti e più forti: centinaia di milioni di persone in tutta Europa godono dei vantaggi di vivere in un’Unione allargata che ha superato le antiche divisioni.
Le parole contenute nella Dichiarazione che i Capi di Stato dei 27 paesi membri dell’Unione Europea hanno firmato a Roma, lo scorso 25 marzo 2017, in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della stipula dei Trattati di Roma, atto ufficiale di nascita di quella che negli anni sarebbe diventata l’Unione Europea, sintetizzano ancora oggi le radici di un progetto che, dal 2005 a oggi, ha visto per protagonisti i giovani studenti dei Licei di numerosi collegi della Compagnia di Gesù di tutta Europa che hanno aderito al progetto JEEP.
Il JEEP, nato dalla volontà di un gruppo internazionale di insegnanti (e amici), affonda le proprie radici nella fiducia che le nuove generazioni – quelle che non hanno mai conosciuto sulla propria pelle la realtà della guerra, che sono cresciute all’ombra del benessere economico e del progresso, che hanno sempre potuto frequentare una scuola, crescere in serenità – sappiano riconoscere che, alla base della loro condizione, c’è stata e c’è tutt’oggi l’idea di un gruppo di visionari che hanno saputo individuare la strada per dare corpo e concretezza ad un’utopia che da 60 anni, pur tra mille difficoltà e indubbie contraddizioni, sta garantendo pace e benessere all’Europa.
Oggi quell’Europa sta cambiando rapidamente, sotto la spinta di pressioni interne ed esterne che probabilmente non hanno precedenti e che ne mettono in discussone la tenuta presente e futura. Se ne sono accorti i capi di stato e di governo dei paesi membri, che stanno lavorando per rilanciare l’immagine e l’idea dell’Unione.
Altrettanto stanno facendo le nostre scuole, che continuano a puntare su un progetto che mette al centro i giovani, la loro inesauribile voglia di cambiare, crescere, innovare. A loro si cerca di fornire gli strumenti per progettare e dare forma a questo futuro.
Come di consueto, i temi che vengono affrontati nel corso del JEEP sono di stretta attualità e spaziano dall’economia alla difesa, dalla cultura alla società, dall’istruzione all’ambiente (come potete leggere in questo documento).
Nel corso dei lavori, ciascuno studente si deve calare nella parte di un delegato, membro di una commissione di lavoro incaricata di stendere, secondo precise regole, una risoluzione che proponga possibili realistiche soluzioni alla questione oggetto dell’indagine, attraverso un percorso di confronto e di mediazione con le esigenze di tutti i paesi membri.
Il progetto, oltre al supporto della Commissione Europea – Delegazione di Milano, ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo di Bruxelles (già concesso per l’edizione milanese del 2015). Nella lettera con cui viene notificata la concessione di tale patrocinio, l’attuale Presidente, on. Antonio Tajani, scrive tra l’altro: Sono lieto di constatare che il progetto prosegue con una nuova edizione, La Vostra iniziativa offre infatti ai giovani di diversi paesi europei non solo l’opportunità di conoscere la struttura, le politiche e il funzionamento dell’UE, compreso il lavoro del Parlamento, ma anche di approfondire e comprendere meglio le politiche e le priorità dell’Unione, rafforzando le proprie competenze civiche europee.
Tali attività consentono ai giovani di entrare in contatto con la politica europea e di acquisire un’esperienza diretta del processo di integrazione europea e del ruolo svolto dalle principali istituzioni dell’Unione, tra cui il Parlamento. Esse sostengono così lo sviluppo dei leader e dei membri europei di domani. (…)
Data la chiara dimensione europea della Vostra iniziativa, è con grande piacere che accordo all’evento l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
Il JEEP, dopo una giornata dedicata al team building, prenderà avvio il 12 marzo con una mattinata di forte impegno e significato. Ai saluti istituzionali che inaugureranno la sessione dei lavori si uniranno il dott. Massimo Gaudina, Presidente della delegazione milanese della Commissione Europea, e il prof. Mario Monti, senatore a vita, già Presidente del Consiglio dei Ministri e Commissario Europeo, che rivolgerà ai ragazzi un intervento volto ad evidenziare i punti di forza di una “scommessa”, quella europea, meritevole di essere giocata ancora e fino in fondo, soprattutto dalle giovani generazioni (vedi il programma della mattinata).
Il progetto si concluderà con una sessione plenaria di una intera giornata, che si svolgerà il prossimo venerdì 16 marzo presso la Sala Volta al Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta a Milano.
Un grazie a tutti i giovani delegati presenti, e una particolare menzione ai nostri delegati STEFANO NOVAZZI, ANDREA RAMPAZZO, ELISABETTA BIELLA, BEATRICE STERZA, GIULIA GRILLONE, CAROLA D’EMILIO, FLAVIA IDA MARGHERITA LAFFINEUR PETRACCHINI, e ai nostri giornalisti, incaricati di rendere conto di un lavoro così complesso: MATTEO GREGORIO CIANCHI, LUDOVICO PAOLO NELZI, FILIPPO LAMANNA, STEFANO ALBERTO ORSI.
Proff. Antonio Bertolotti e Paolo Tenconi
Fondatori e responsabili del progetto JEEP