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Splende il sole sul CWMUN di Abu Dhabi

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Dall’8 al 15 novembre un gruppo di studenti del I e II anno dei Licei partecipa al progetto CWMUN (Change the World Model United Nations), che si svolge negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, presso il Campus della New York University.

Il progetto CWMUN nasce dalla collaborazione ormai decennale con l’Associazione Diplomatici, una ONG con status consultivo permanente in Ecosoc, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, con sede a New York. I giovani vengono preparati a diventare ambasciatori di uno dei 193 Paesi rappresentati all’ONU: il loro compito è quello di rappresentare gli interessi del Paese che è stato loro assegnato, in merito a un topic prestabilito (in genere un forte tema di geopolitica internazionale): gli ambasciatori in erba devono discutere, cercare alleanze, provare a trovare soluzioni. In sintesi, è un gioco serio di simulazione da condurre insieme a coetanei provenienti da più parti del mondo.

Nel corso della presente edizione due Leoniani si sono distinti tra oltre 350 partecipanti! Complimenti!

Ce ne parla il prof. Paolo Tenconi, che accompagna i ragazzi:

Apre i lavori Abdulla El Reyes, Ministry of Presidential Affairs UAE

Saluto di Abdulla El Reyes, Ministry of Presidential Affairs UAE

Credo che uno dei mestieri migliori al mondo sia fare il meteorologo negli Emirati Arabi. Non è per nulla difficile: basta imparare a dire  ghadaan shams, domani sole, e la carriera lavorativa è assicurata.

Se poi azzecchi anche per caso quei sei / sette giorni di maltempo che anche qui nell’arco di un anno si incontrano, diventi l’uomo della pioggia con un sicuro futuro di gloria.

Ma il sole non è solo sopra le nostre teste, brilla anche nei nostri cuori perché Eugenia Rumi e Giovanni Scarso, della nostra I Liceo Classico, hanno vinto una prestigiosa
honourable mention rappresentando il Pakistan nell’assemblea della IAEA, l’agenzia per il controllo dell’energia nucleare istituita dall’ONU nel lontano 1957.

Un compito tutt’altro che facile, in un’assemblea di più di quaranta Stati.Quando sono stati chiamati a ritirare il premio, Eugenia è scesa timidamente da sola e si è rivolta incredula ai Direttori della cerimonia. E quando questi hanno chiesto: Where is Giovanni?, i compagni in coro dal fondo della sala hanno risposto: He is in the toilette!  Insomma, non se lo aspettavano, ma, a quanto pare, se lo sono meritati!
Cerimonia di apertura nel Palazzo degli Archivi

Cerimonia di apertura nel Palazzo degli Archivi

È una bella conferma della preparazione e della determinazione con cui i nostri giovanissimi hanno affrontato questa impegnativa esperienza, una risposta sul campo a chi può forse con ragionevolezza dubitare che a 14 anni sia troppo presto vivere e comprendere fino in fondo una full immersion di competenze che ogni Model United Nations prevede.

Complimenti anche agli altri, non solo ai vincitori: un paio di altre squadre dei nostri sono andate molto vicine ad ottenere l’ambito riconoscimento. Ma le gare sono così, non tutti possono vincere. Resta la soddisfazione di avere preso parte ad un grande evento, l’edizione più abbondante del CWMUN Emirates da quando è nato: 350 studenti di 25 nazionalità diverse, che si sono confrontati anche sui temi caldi del terrorismo, della sicurezza internazionale legata alle migrazioni e sul controllo del traffico di droga.

Il solo sedersi in un’aula dove sono presenti così tante differenze a discutere di temi di tale importanza e stringente attualità rappresenta un valore aggiunto incommensurabile. La fiducia nel nostro mondo, nella nostra gioventù, nel futuro del nostro modello di vita può essere ricostruita solo dal basso, cioè solo rieducando i giovani ai valori della solidarietà, del rispetto, della tolleranza e della pace, facendo di loro nel contempo persone competenti e capaci. È un programma formativo che condivide davvero molto con le basi ignaziane  della nostra scuola, integrando perfettamente il quotidiano impegno dei nostri giovani sui banchi di scuola.

Prof. Paolo Tenconi
Responsabile dei Progetti

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