Alcuni studenti di Terza Liceo del Leone XIII si trovano nel Texas, a Dallas, ormai prossimi alla conclusione del loro primo periodo di scambio con il Jesuit College Preparatory. Il progetto è giunto alla seconda edizione con grande entusiasmo da parte dei ragazzi, i quali, insieme alla prof.ssa Simona Cattaneo, sono in trasferta dal 22 ottobre e rientreranno in Italia il 4 novembre. I Leoniani sono tutti ragazzi perché il collegio di Dallas è maschile.
Ci ha scritto Paolo Pallavicini, di III Scientifico A, l’autore di questa news:
Siamo ospitati dalle famiglie degli studenti americani, che accoglieremo a nostra volta in Italia dal 3 all’8 marzo. La prima settimana abbiamo seguito i nostri rispettivi brothers, partecipando a lezioni simili a quelle che frequentiamo in Italia, come per esempio Inglese, Matematica, Fisica e Latino; ma abbiamo frequentato anche Economia, che è obbligatoria per i “senior”, gli studenti dell’ultimo anno, e Stagecraft, nella quale ci siamo immedesimati imbianchini o falegnami per la realizzazione di una scenografia. Nella seconda settimana invece abbiamo avuto un orario secondo le richieste che avevamo effettuato durante il periodo di osservazione.
Ecco la testimonianza di Tommaso Perroni, studente di III Liceo Sportivo:
Giornate piene, neanche un secondo buttato al vento. Così abbiamo vissuto le due settimane qui a Dallas. Siamo stati accolti tutti quanti con tanto calore e affetto da parte delle famiglie. Con i nostri “host-brothers” ci siamo trovati benissimo e abbiamo condiviso esperienze molto positive, sia culturali che di svago.
Altra importante esperienza: siamo stati parte attiva per due mercoledì che i “senior” dedicano al volontariato o, come lo chiamano loro, Service Day (leggi l’articolo dedicato sul giornalino degli studenti). Per noi in parte era una novità e nonostante ciò ci siamo subito trovati a nostro agio aiutando le persone che avevano bisogno.
Dallas ci ha sorpresi, non è la città inospitale che i film western ci avevano lasciato immaginare, ma un posto accogliente, pieno di verde e moderno. Anche se Milano ci manca molto ci troviamo bene qui e non vediamo l’ora di tornare per raccontarvi tutto!
Le numerose attività a cui abbiamo partecipato a Dallas ci hanno permesso di relazionarci con persone di diversa cultura, migliorando il livello del nostro Inglese.
Alla SMU abbiamo avuto la possibilità di osservare numerosi tendoni, che erano stati allestiti per gli
Homecoming Game, che si erano svolti anche la settimana prima al Jesuit. Il dottor Kirby, vicepreside della High School, ci ha detto che noi Italiani siamo l’unico gruppo di exchange students che ha potuto partecipare a questo fantastico avvenimento. Per un’intera giornata abbiamo giocato a calcio insieme ai nostri amici americani e in seguito abbiamo assistito ad una
bellissima corsa dei carri dei “Freshman”, i ragazzi del primo anno che compiono una vera e propria sfida gareggiando sul campo di atletica della Jesuit School.
In serata abbiamo assistito ad una pazzesca partita di football americano, che ha visto i Jesuit vincere contro i Lake Highlands! I nostri brothers ci hanno illustrato le regole base di questo sport.
L’esperienza vissuta in America è stata un’avventura magnifica, ricca di sorprese e di momenti indimenticabili.
Una realtà totalmente diversa da quella che affrontiamo tutti i giorni; diversità che ci fa capire veramente quanto un viaggio in aereo possa contribuire a cambiare il nostro modo di vivere.
Mi sono trovato benissimo con la famiglia che mi ha ospitato, che mi ha fatto sentire sin da subito a mio agio. Durante l’intero progetto ho cercato di essere il più presente possibile con la mia famiglia, trasmettendo a tutti anche un semplice sorriso.
Sono davvero contento e soddisfatto di tutto quello che ho fatto in Texas, dal primo all’ultimo giorno. È stato un breve ma intenso viaggio, che porterò per sempre nel mio cuore.