Mercoledì 11 dicembre due classi del Leone, la IV Scientifico C e la II Classico, hanno partecipato, presso l’Università Bocconi, ad un incontro sul tema “Il valore economico della scelta Universitaria” .
Il prof. Giovanni Peri ha presentato uno studio, condotto in collaborazione con la fondazione Rodolfo Debenedetti, che si basa su dati raccolti dai ricercatori relativi a tutti i diplomati di tredici Licei Classici e Scientifici milanesi tra il 1985 e il 2005. Si tratta di circa trentamila studenti.
I dati includono anche informazioni sulle carriere universitarie (esclusivamente milanesi), sugli esiti lavorativi e sui livelli di reddito dei diplomati negli anni successivi al loro ingresso nel mercato del lavoro. Le università prese in esame sono state: Statale, Bicocca, Politecnico, Cattolica, Bocconi. Circa il 10 per cento del campione è stato intervistato a partire dall’anno 2011.
I principali punti della conferenza:
- un’analisi su quali facoltà consentano un maggiore successo lavorativo (in termini economici e di carriera);
- l’influenza dell’origine familiare sulla scelta universitaria e il successo lavorativo a seguito delle rispettive scelte;
- la valorizzazione delle donne nelle diverse facoltà e nel mondo del lavoro.
In sintesi vi proponiamo quanto è emerso:
- le facoltà che hanno favorito nei soggetti analizzati reddito maggiore tra 1 e 15 anni dalla Laurea sono, in ordine crescente, Giurisprudenza, Ingegneria, Medicina, Economia e Business (in ordine crescente);
- gli studenti più bravi al Liceo guadagnano di più, indipendentemente dal corso di Laurea scelto;
- il differenziale di rendimento economico per gli studenti provenienti da famiglie più o meno abbienti è statisticamente irrilevante, secondo lo studio;
- il salario delle donne è generalmente del 30 per cento inferiore a quello degli uomini. Tale differenza si riduce moltissimo per chi ha intrapreso studi di Ingegneria ed Economia e Business. Questi studi però sono prevalentemente scelti dagli uomini.
Il relatore ha inoltre fortemente sottolineato come il fine della ricerca sopraindicata non sia quello di condizionare le scelte universitarie degli studenti, le quali devono essere indiscutibilmente guidate soprattutto da passioni ed inclinazioni personali; bensì ha inteso fornire a noi studenti una valutazione anche dal punto di vista economico/lavorativo che possa rendere la scelta universitaria più completa e consapevole.
Al seguente link potete leggere i risultati della ricerca.
Stefano Ramella, IV Liceo Scientifico C