E’ stato un importante successo l’ultimo Tablet School che il Leone ha ospitato lo scorso sabato 28 gennaio.
Oltre 1200 partecipanti, tra studenti, docenti e genitori. Pochi invece i dirigenti scolastici, di cui si sente la mancanza per il prezioso apporto che potrebbero dare nel riuscire a trasformare in visione –e in visione di sistema- quel movimento di scambio e ricerca che sta coinvolgendo la base.
Questa edizione di Tablet School sembra tracciare alcune prospettive della scuola del futuro, riassumibili nelle seguenti parole:
- ricerca: il docente è un ricercatore e uno sperimentatore. La scuola del futuro è una scuola nella quale i docenti hanno gli spazi, i tempi e gli strumenti per vivere questa dimensione;
- connessione: le interconnessioni capaci di superare le distanze geografiche sono fondamentali per la condivisione e lo scambio di buone pratiche;
- compartecipazione: la scuola del futuro prevede il coinvolgimento attivo degli studenti, non soltanto protagonisti dell’azione educativa, ma anche partecipi della riflessione sulla ricerca e sulle pratiche didattiche;
- tecnologia trasparente: la tecnologia, lontana da essere il focus dell’innovazione, costituisce lo sfondo naturale perché le attività didattiche si possano svolgere in tutta la loro portata;
- sinergia: esiste la possibilità di coniugare la formazione disciplinare con le istanze del mondo di oggi, una maggiore permeabilità tra il mondo della scuola e la realtà in cui viviamo.
Esistono certamente anche diverse criticità, riassumibili nella domanda: Come fare a inserire tutto questo in un disegno sistemico che risponda alle reali esigenze della scuola in tutte le sue componenti: dirigenti scolastici, docenti, alunni, famiglie?
Dianora Bardi, presidente di ImparaDigitale, sottolinea che c’è troppo focus sulle competenze digitali fini a se stesse; non si riesce a fare il salto verso le metacompetenze e la didattica. L’uso della tecnologia dovrebbe diventare più naturale ed entrare nella visione di un nuovo modo di fare scuola che riguardi tutte le sue componenti.
I docenti non possono essere lasciati da soli nei processi di cambiamento, i dirigenti scolastici devono ricevere le indicazioni e gli strumenti capaci di garantire una progettazione ed una valutazione adatte alla scuola del futuro.
Le criticità si esprimono oggi a più livelli:
- quello della professionalità docente, che deve avere adeguati spazi di formazione/ricerca, per lo studio personale e la collaborazione con i colleghi;
- quello della trasformazione delle pratiche burocratiche interne alla scuola: un grosso lavoro va fatto nel campo della comunicazione interna ed esterna, delle procedure e della modulistica obbligatoria;
- quello della visione chiara di cosa sia la scuola e a cosa debba formare, cosa sia possibile perdere e cosa sia assolutamente irrinunciabile;
- quello della leadership partecipativa e carismatica, vissuta a tutti i livelli, dirigenti con docenti, coordinatori con collaboratori, docenti con alunni.
Tanto è dunque emerso come potenzialità e come criticità durante questo Tablet School.
La giornata è stata resa possibile anche grazie ai ragazzi del servizio d’ordine, liceali del Leone, ai quali va tutto il mio ringraziamento per la professionalità, lo spirito di collaborazione e di servizio, l’entusiasmo e la solerzia con cui hanno svolto il loro ruolo. Grazie dunque a Filippo Dallanoce, Thomas Maisonneuve, Beatrice Sterza, Filippo Lamanna, Ludovica Accinni, Federico Canale, Riccardo Cattaneo, Eleonora Fatigati, Alessandro Wiget, Sofia Caracci, Valentina Corvino, Francesco Valente, Edoardo Russo, Matteo Perazzi.
A loro si sono aggiunti, con altrettanto entusiasmo e spirito di collaborazione, due ex alunni, Claudia Mazza e Giorgio Brugnoli.
Giorgio, che oggi studia alla Luiss di Roma, ha voluto motivare così la sua presenza a Tablet School:
Quando parlo del Leone XIII mi s’illumina il volto. In questa scuola ho trascorso i migliori momenti della mia vita e non mi vergogno nel dire che mi manca molto. Sono sempre stato orgoglioso del mio Leone perché, pur proteggendo le tradizioni, ha sempre saputo guardare al futuro con ambizione e intelligenza. Non a caso oggi abbiamo ospitato il Meeting nazionale sulla scuola digitale, meglio noto come Tablet School. La giornata è iniziata subito con numerosi laboratori che hanno mostrato agli studenti i più recenti risultati della tecnologia nell’ambito dell’educazione. Noi ragazzi del servizio d’ordine abbiamo avuto la fortuna di guidare i partecipanti nelle varie esperienze ma soprattutto abbiamo visto in prima persona l’entusiasmo e la voglia di imparare di alunni ed insegnanti. Grazie di cuore e a presto.
Grazie a te, Giorgio!
Prof.ssa Francesca Argenti
Referente nazionale per la didattica con la tecnologia